Ecco i meravigliosi protagonisti!!!

Ecco i meravigliosi protagonisti!!!

martedì 18 gennaio 2011

Il bambino e gli animali

Dott.ssa Alessandra Bonomi
Psicologa, Psicoterapeuta - Milano

Meccanismi psicologici

Il rapporto tra bambino e animale spesso implica alcuni processi mentali inconsci che lo aiutano nel naturale processo di crescita psicologica.
Per esempio, la proiezione è un processo inconscio per cui si trasferiscono nel mondo esterno i propri stati d'animo, le proprie emozioni. Infatti, molto spesso, attraverso questo meccanismo, le persone scaricano sugli animali le proprie ansie, le proprie insoddisfazioni. Per questo, il rapporto con l'animale offre al bambino la possibilità di una maggiore stabilità emotiva. Infatti, per il bambino, il cane o il gatto diventano la proiezione di se stesso. E, attraverso questo gioco inconscio riuscirà a dominare più facilmente le situazioni di ansia e paura, che necessariamente insorgono durante la sua crescita.
Il piccolo identificandosi con un cucciolo, può riuscire a esprimere sentimenti che altrimenti non sarebbe capare di esternare. In questo senso il cane o il gatto può essere visto come lo specchio dove il bambino può riconoscere alcune parti di sè.

Vantaggi psicologici

Avere un animale per amico, aiuta il bambino a esprimere l'immenso bisogno che ha di dare e ricevere amore.

Inoltre, accudire un animale permette di sviluppare un forte senso di responsabilità anche nel bambino di pochi anni. Tra loro nasce una certa complicità, e anche se qualche volta il bambino fa qualche piccolo dispetto, l'animale, in genere, si dimostra molto tollerante, perché avverte che nel piccolo non c'è alcuna intenzione di fargli del male.
Vivere con un cucciolo aiuta il bambino ad adattarsi a ritmi ed esigenze diverse dalle proprie.
Ci sono situazioni familiari, come la nascita di un fratellino, in cui il bambino prova un senso di esclusione. in questo caso potersi occupare di un gatto o di un cane, aiuta il piccolo a superare la gelosia per il nuovo nato.
Quando può iniziare la convivenza con l'animale?
Anche un neonato, con le dovute precauzioni, può vivere vicino a un animale, senza correre alcun pericolo, anzi si abituerà gradualmente a convivere con lui.
L'importante è che i genitori osservino, per i primi tempi, il comportamento del cane o del gatto, per controllare che la gelosia verso il piccolo non venga manifestata con gesti troppo aggressivi. Di solito, dopo qualche giorno, se l'animale non si sente trascurato, accetterà il bambino e si accontenterà di osservarlo a distanza.

Gli animali come terapia

La Pet Therapy (terapia con gli animali) consiste nell'utilizzare un animale domestico come il cane, il gatto oppure il cavallo o il delfino, per la riabilitazione, la cura e il benessere soprattutto nel bambino, ma anche nell'adulto e nell'anziano. Ormai sono numerose le ricerche che dimostrano che stare con gli animali fa bene alla salute. Riduce l'ansia, fa sentire meno depressi, diminuisce i rischi delle patologie cardiache.
La Pet Therapy oltre a essere utilizzata per migliorare la qualità della vita nei bambini con degli handicap, inizia a essere utilizzata, anche in Italia, per affiancare approcci educativi tradizionali. Infatti il rapporto con l'animale ha la funzione di prevenire oltre che di curare problemi psicologici, affettivi e relazionali. Per questo, in via sperimentale, in alcuni asili nido sono stati introdotti degli animali domestici. Dai bambini questo tipo di iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo.Anche negli ospedali pediatrici si inizia prendere in considerazione questa particolare terapia. Il reparto di pediatria del Policlinico di Padova è stato tra i primi ad adottarla. I piccoli vengono messi a contatto con cani, gatti, coniglietti e, sembra che questo possa abbreviare i tempi di convalescenza.

giovedì 30 dicembre 2010

La Pet-Therapy


Storia della Pet-Therapy

La pet-therapy nasce negli anni 50 negli Stati Uniti attraverso un famoso neuropsichiatra di nome Boris Levinson.
Egli scoprì l'importanza di avere un cane come amico quando uno dei suoi piccoli pazienti affetto da autismo di Kanner chiamò il suo cane per nome.
Da quel momento Levinson cercò di favorire la relazione tra il suo cane e quel bambino.Attraverso questa relazione il bambino diede segnali di miglioramento.

Levinson iniziò a studiare diversi casi con il suo cane.Questa nuova tecnica venne chiamata pe-therapy.Il nome pet sta a indicare il pupazzo di peluche,ecco perchè pet-therapy può essere tradotto con terapia dell'affetto.
Dagli anni 50 in poi molti furono gli specialisti che iniziarono ad usare il cane con i loro pazienti.

Tratto dal sito dell'associazione italiana della pet therapy(www.pettherapyitalia.it)



Oggi in Italia la pet-therapy è stata individuata come una possibile tarapia complementare come redatto anche dal Comitato Nazionale di Bioetica e dall'Istituto Supaeriore di Sanità.

A cosa serve
Questo tipo di terapia si basa sull'assistenza degli animali domestici, (quali cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe) e si affianca alle altre terapie, per la cura sia di disabilità psichiche, come per esempio l'autismo, sia fisiche (deficit dell'udito, della vista e del movimento) ed anche dei disturbi dell'apprendimento quali ansia, iperattivismo, autismo.
L'animale è il co-terampeuta che aiuta il paziente, insieme agli psicologi e ad altre figure professionali del settore (pedagoghi, operatori sociali e conduttori cinofili specializzati), ad innescare spontaneamente quei meccanismi di stimolo che possono essere di gioco per i bambini, stimolo all'attenzione temporanea (cura del cane, carezze) per gli anziani e i pazienti depressi.

Per essere chiari e più precisi, abbiamo scelto d’utilizzare i termini attività assistite dall’animale o AAA, terapie assistite dall’animale o AAT, ed educazione assistite dall’animale o AAE, che sono i termini utilizzati in quasi tutti i paesi nel mondo in riferimento alle terapie e attività ed educazione svolte con l’ausilio dell’animale domestico.
 Le AAA, mirano al miglioramento della qualità della vita.  Sono costituite da interventi di tipo educativo, ricreativo e/o terapeutico, aventi l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Gli interventi di AAA possono essere erogati in ambienti di vario tipo da professionisti opportunamente formati, para-professionisti e/o conduttori d’animali valutati per la loro idoneità.
 La AAT è un intervento che ha obiettivi specifici predefiniti, in cui un animale che risponde a determinati requisiti è parte integrante del trattamento. E’ diretta o gestita da un professionista con esperienza specifica nel campo, nell’ambito dell’esercizio della propria professione. La AAT ha l’obiettivo di favorire il miglioramento delle funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive (capacità di pensiero ed intellettive) ed è eseguita in gruppi o individualmente in diversi ambienti. Questo processo è documentato e valutato. 
Le AAE mirano al miglioramento delle capacità cognitive con interventi che hanno obiettivi specifici predefiniti in cui un animale e il suo conduttore, che rispondono a determinati requisiti, sono parte integrante del trattamento. Sono gestite e/o dirette da un professionista nel campo (insegnante, educatore, ecc) e possono essere erogate in diversi ambienti e con persone di qualsiasi età. Questo processo è documentato e valutato.

giovedì 9 dicembre 2010

Libro: Il cavalier king charles spaniel ♥ di Marina e Pietro Paolo Condò


Tratto da Marina e Pietro Paolo Condò

Nonostante il nome decisamente regale e una storia che l’ha visto spesso fedele compagno di re e regine, il cavalier king charles spaniel ha un carattere semplice, tenero e giocoso: è un piccolo cane da compagnia che si adatta agevolmente alla vita in famiglia. Ma la facilità con cui lo si può gestire non deve trarre in inganno: la sensibilità e la socievolezza che lo caratterizzano richiedono un contatto costante con lui, in un rapporto fatto di attenzioni, di cure e di affetto. È proprio su questo aspetto che si soffermano gli autori di questo libro, appassionati della razza e titolari di uno degli affissi più prestigiosi in Italia.

* Le origini
* Le caratteristiche della razza
* Il cucciolo
* Vivere con un cavalier
* Comportamento e addestramento
* La salute
* La riproduzione
* Partecipare alle esposizioni

Il ritratto di una razza che sta conquistando una cerchia sempre più numerosa di appassionati. Una guida fondamentale per amanti e neoappassionati del «re» dei cani

l'autore
Marina e Pietro Paolo Condò allevano cavalier king charles spaniel con l’affisso «Comte d’Eau». Sono titolari di numerosi successi nei più importanti concorsi internazionali. All’attività di allevatore, Pietro Paolo Condò unisce quella di giudice internazionale; è Consigliere della Commissione Tecnica Centrale dell'Enci e presidente del Club Cani Compagnia. Marina e Pietro Paolo vivono a Ventimiglia (Imperia).

lunedì 4 ottobre 2010

ENCI: Esposizioni nazionali anno 2011


Tratto dal sito ufficiale dell'ENCI(www.enci.it)

ENCI: Esposizioni nazionali anno 2011

PAVIA (PV) dal 20-02-2011 al 20-02-2011
Tel. 0382-26123 fax 0382-20287

REGGIO EMILIA (RE) dal 12-03-2011 al 12-03-2011
Tel. 0522-282932 2° tel. 0522-798728 fax 0522-320427

CAGLIARI (CA) dal 20-03-2011 al 20-03-2011
Tel. 070-666976 fax 070-666976

PIACENZA (PC) dal 27-03-2011 al 27-03-2011
Tel. 0523-326350 fax 0523-319560

RIVA DEL GARDA (TN) dal 27-03-2011 al 27-03-2011
Tel. 0461-933393 fax 0461-933393

CHIETI (CH) dal 09-04-2011 al 09-04-2011
Tel. 085-4156323 fax 085-4156323

CAMPOBASSO (CB) dal 23-04-2011 al 23-04-2011
Tel. 0874-311373 fax 0874-311373

LIVORNO (LI) dal 24-04-2011 al 24-04-2011
Tel. 0586-427210 fax 0586-427210

RAVENNA (RA) dal 25-04-2011 al 25-04-2011
Tel. 0544-400130 fax 0544-406296

TARANTO (TA) dal 25-04-2011 al 25-04-2011
tel. 099-375277 fax 099-375277

FERRARA (FE) dal 01-05-2011 al 01-05-2011
- Tel. 0532-909543 fax 0532-909543

LECCO (LC) dal 08-05-2011 al 08-05-2011
- Tel. 0341-369740 fax 0341-369740

MONTEBELLUNA (TV) dal 08-05-2011 al 08-05-2011
Tel. 0422-235998 fax 0422-210180

PISA (PI) dal 08-05-2011 al 08-05-2011
Tel. 050-20088 fax 050-20088

CEFALU' (PA) dal 14-05-2011 al 14-05-2011
Tel. 091-8142513 fax 091-8145450

LEGNANO (MI) dal 15-05-2011 al 15-05-2011
Tel. 0331-450205 fax 0331-450205

MODICA (RG) dal 15-05-2011 al 15-05-2011
Tel. 0932-752106 fax 0932-752106

ROVIGO (RO) dal 15-05-2011 al 15-05-2011
Tel. 0425-25427 fax 0425-25427

CATANIA (CT) dal 29-05-2011 al 29-05-2011
Tel. 095-2545385 fax 095-2545385

LECCE (LE) dal 29-05-2011 al 29-05-2011
Tel. 0832-372200 fax 0832-372200

PRATO (PO) dal 29-05-2011 al 29-05-2011
Tel. 0574-31461 fax 0574-31461

RIMINI (RN) dal 29-05-2011 al 29-05-2011
Tel. 0541-28754 fax 0541-28754

BOLOGNA (BO) dal 02-06-2011 al 02-06-2011
Tel. 051-4170068 fax 051-6389037

TORINO (TO) dal 05-06-2011 al 05-06-2011
Tel. 0161-210605 fax 0161-210605

VICENZA (VI) dal 05-06-2011 al 05-06-2011
- Tel. 0444-291142 fax 0444-291142

CUNEO (CN) dal 01-07-2011 al 01-07-2011
Tel. 0173-363044 2° tel. 3497022390

ASTI (AT) dal 11-09-2011 al 11-09-2011
Tel. 0141-436412 fax 0141-436412

BRESCIA (BS) dal 11-09-2011 al 11-09-2011
Tel. 030-3542540 fax 030-3542620

CALTANISSETTA (CL) dal 11-09-2011 al 11-09-2011
Tel. 0934-23253 2° tel. 0934-552339 fax 0934-23253

MONZA (MB) dal 18-09-2011 al 18-09-2011
Tel. 039-360321 fax 039-360321

VENEZIA (VE) dal 18-09-2011 al 18-09-2011
Comitato: Venezia - Associazione Cinofila Serenissima Via Verga 10 Spinea 30038 VE - Tel. 041-5411083

MACERATA (MC) dal 25-09-2011 al 25-09-2011
Tel. 0733-493020 2° tel. 0733-492294 fax 0733-492755 / 493180

SIRACUSA (SR) dal 25-09-2011 al 25-09-2011
Tel. 333-7533184 fax 0931-493844

LATINA (LT) dal 30-10-2011 al 30-10-2011
Tel. 0771-681817 2° tel. 349-7316382 fax 0771-681817

martedì 28 settembre 2010

Nico,il figlio di Shyla!!



Come potete vedere,Nico è un cucciolo molto vivace,al contrario di sua mamma Shyla!

mercoledì 15 settembre 2010

Tutto sulla gravidanza di una cavalier!!

Se la nostra cagnolina è incinta, ci sono cose che dobbiamo necessariamente sapere per starle vicino e darle una zampa se occorre.

Innanzi tutto i tempi: la gravidanza del cane dura circa 60 giorni, indipendentemente dalla sua razza o dalla sua taglia. Se l’accoppiamento non era programmato, per il primo mese potremmo anche non accorgercene, ma entrando nel secondo mese le dimensioni della pancia aumentano, e nei giorni che precedono il parto le mammelle si ingrossano.
Nelle ultime settimane l’attività motoria diminuirà e l’appetito aumenterà, ma a causa all’aumento della pressione addominale, la futura mamma potrebbe preferire pasti frequenti ma poco abbondanti .
Contrariamente a quanto fa la gatta, la cagnolina usa il “nido” solo se glielo si prepara, ma in assenza di materiale (come stoffa o carta) tenta di scavare una tana come farebbe allo stato selvatico.
I segni preminenti del parto sono irrequietezza, inappetenza e un calo della temperatura corporea (circa un grado in meno nelle 24 ore che precedono il parto stesso). Se tutto va bene, si sdraierà su di un fianco: le contrazioni addominali si faranno via via più forti e visibili poco prima della nascita dei cuccioli, che vedranno la luce ad intervalli di circa 30 minuti l’uno dall’altro (ma ritardi di poche ore non sono patologici).

Fate in modo che niente e nessuno disturbi il parto, altrimenti la cagnetta lo interromperà per riprenderlo più avanti, ma a quel punto ci vorranno dai quindici minuti all’ora.

Appena i piccoli nasceranno, la mamma taglierà con i denti il cordone ombelicale, ne mangerà la placenta (iperproteica, e quindi utile per recuperare un po’ di forze) e comincerà a leccare i nuovi nati. Ma sembrerà che lo faccia in maniera distratta e discontinua: in realtà presterà loro tutta la sua attenzione solo dopo la nascita dell’ultimo cucciolo.
Nel caso in cui uno dei piccoli nascesse di piedi, o con il cordone ombelicale attorno al collo, dovrete dare voi una mano alla cagnolina: con un guanto tirate delicatamente fuori il piccolo, o aiutatelo a divincolarsi dal cordone, che taglierete con una forbice da cucina sterilizzata. Se la madre non è troppo stanca, penserà lei e togliere la placenta, altrimenti, rimuovetela, datela da mangiare alla mamma, e avvicinatele il cucciolo, prima verso il muso, cosicché lei possa annusarlo e leccarlo, e poi vicino alle mammelle. Ma state pure tranquilli, questi sono casi piuttosto rari.

A questo comincia una fantastica avventura che durerà un paio di mesi: in bocca al lupo e buon divertimento! (B.P.)

Tratto dal sito:/www.petpassion.tv/blog/che-miracolo-una-nuova-vita-2242

venerdì 27 agosto 2010

Risposte alle domande più frequenti sul Cavalier

* Perchè il mio Cavalier Blenheim non ha le orecchie lunghe?
Spesso è un fattore genetico ovvero la mamma o il papà del vostro cane avevano il pelo corto, altre volte dipende dall'alimentazione, provate ad aggiungere un rosso d'uovo (bollito è più facilmente digeribile) alla settimana , usate sempre ciotole alte in modo che il cibo non si attacchi alle orecchie oppure usate una calze tagliata per non fargliele andare dentro la ciotola. Lavate il cane SEMPRE con shampoo appositi per cani che hanno un PH diverso da quello umano, se poi volete portare il cane alle esposizioni secondo la mia esperienza lo shampoo migliore è quello Ingenya long coat e la maschera nutriattiva.

* Quali libri sui Cavalier posso trovare in commercio?
L'unico in lingua italiana è "Il Cavalier King Charles Spaniel" di Pietro Paolo Condò - De Vecchi Editore, tratta l'obbedienza, la salute, il carattere e altri argomenti. Gli altri testi sono esclusivamente in lingua inglese, i miei preferiti sono "Cavalier King Charles Spaniel today" di Sheila Smith, allevatrice inglese con affisso Salador, il libro oltre ad avere bellissime foto di campioni inglesi tratta le migliori linee di sangue europee, americane ed inglesi, ha un capitolo su come scegliere un bel cucciolo, sull'accoppiamento e il parto e molto altro. Un'altro libro è "Cavalier King Charles Spaniel - an owner's companion" di John Evans, allevatore inglese con affisso Alansmere, questo libro oltre ad avere numerose illustrazioni , riporta l'ereditarietà del colore, un database dei Campioni Inglesi, un capitolo sulla toelettatura, e sulla cura dei cuccioli, su rimedi omeopatici e altro. Altri autori : Beverly Cuddy, Tom Boardman, Meredith Johnson Snyder.

* Che accorgimenti devo usare per la cura mensile del mio Cavalier?
Poichè le orecchie da spaniel sono molto delicate e spesso soggette ad otiti , ogni quindici giorni è bene usare un disinfettante per pulirle, ad esempio l'otoprof o il clorexy derm oto. Se però l'orecchio fa cattivo odore e presenta un colore nero è meglio ricorrere ad una visita veterinaria e nel caso di otite fare la cura appropriata. Gli occhi in costante lacrimazione possono essere puliti con un batuffolo di cotone o garza imbevuti di Ingenya eye wash. Le unghie vanno tagliate se troppo lunghe con un comune tagliaunghie per cani, tagliate solo la parte bianca e mai vicino al rosa.

* Dove dovrei comprare un Cavalier?
Il Cavalier è ancora una razza poco comune e diffusa in Italia ed un cucciolo non è facile da trovare poichè normalmente non sono allevati in grande numero. Come per tutti gli altri cani di razza il peggior posto per comprarlo è in un negozio di animali o da importazioni estere da paesi dell'est o da allevatori irlandesi che non curano assolutamente le caratteristiche genetiche e sanitarie del cucciolo. Per avere un cucciolo di buona qualità bisogna rivolgersi ad Allevatori specializzati riconosciuti dall'ENCI oppure da privati che comprovino la provenienza del loro cucciolo. Trovare un cucciolo ben allevato vi richiederà sforzi e tempo, andate alle esposizioni, parlate con gli allevatori, la maggior parte dei quali sarà felice di discutere con voi su questa razza e seguite il vostro istinto quando trovate l'allevatore giusto aspettate un cucciolo, la fretta è la peggior nemica, alla fine dei conti sarete ripagati poichè un cane è per tutta la vita.
A seguito delle numerose telefonate che ho ricevuto per "sostituire" cuccioli malati e deceduti, provenienti da negozi, importazioni dall'est o fiere canine, pubblico il link alle testimonianze di persone che ci sono passate. Spese mediche, grossi dispiaceri...FERMIAMO le importazioni dei cuccioli che spesso fanno viaggi di ore (se non giorni) in camion lager, senza cibo nè acqua, senza nemmeno le basilari vaccinazioni. Informiamoci ed informiamo. Se si smette di comprare questi cani, forse smetteranno di importarli!!! TESTIMONIANZE

* Qual'è la taglia giusta del Cavalier?
Ultimamente mi sento rivolgere domande che mi appaiono strane in quanto esperto del settore ma che mi fanno riflettere sul panorama del Cavalier in Italia. Queste domande riguardano la taglia del Cavalier, ad esempio mi si chiede se esiste un Cavalier toy oppure mi si dice che ci sono sedicenti allevamenti che rimpiccioliscono la razza fino ad arrivare ad esemplari di 4 kili. C'è insomma confusione. E' vero che in passato si sono visti esemplari ipermetrici , cani di 10, 12 Kili anche nei ring delle esposizioni, ma questo è tanto errato quanto un cane di 4 kili. Il Cavalier ha uno standard , dai 5,5 agli 8,8 Kili circa, in un cane proporzionato e aggraziato. Non è un cane toy ma nemmeno un Cocker!!!! Io personalmente prediligo esemplari di 7/8 Kili a quelli di 9 o di 5, in medio stat virtus!!

* Maschio o femmina?
E' una scelta totalmente personale. Diversamente da altre razze nel Cavalier non c'è alcuna differenza caratteriale, e solamente una minima di taglia. La femmina va in calore ogni 6/8 mesi per circa 20 gg, perciò se avete i divani bianchi non è consigliabile...ricordate però che quando la femmina va in calore è il maschio a scappare, se abitate in appartamento nessun problema, se invece avete un giardino mi raccomando che sia ben recintato. Il maschio non fa cuccioli. La femmina si ma prima di cimentarvi nell'esperienza del parto ricordate che il Cavalier non è un cane "facile", si ricorre spesso a tagli cesarei e a volte le esperienze sono disastrose.

* Con o senza pedigree?
Personalmente ritengo che un cane senza pedigree sia un meticcio. A volte alcuni allevatori vi propongono cani sprovvisti del documento che ne comprova la razza da quattro generazioni ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Dovete però sapere che un Cavalier sprovvisto di pedigree non potrà mai fare esposizioni e tantomeno cuccioli con pedigree, pertanto è privo di ogni valore commerciale. Il pedigree non vi da la garanzia che il cane sia un campione ma ne certifica semplicemente la razza e la provenienza. Vedi campagna ENCI 2006

Risposte tratte dal sito sull'allevamento "Shadow Line" di Veronica