Se la nostra cagnolina è incinta, ci sono cose che dobbiamo necessariamente sapere per starle vicino e darle una zampa se occorre.
Innanzi tutto i tempi: la gravidanza del cane dura circa 60 giorni, indipendentemente dalla sua razza o dalla sua taglia. Se l’accoppiamento non era programmato, per il primo mese potremmo anche non accorgercene, ma entrando nel secondo mese le dimensioni della pancia aumentano, e nei giorni che precedono il parto le mammelle si ingrossano.
Nelle ultime settimane l’attività motoria diminuirà e l’appetito aumenterà, ma a causa all’aumento della pressione addominale, la futura mamma potrebbe preferire pasti frequenti ma poco abbondanti .
Contrariamente a quanto fa la gatta, la cagnolina usa il “nido” solo se glielo si prepara, ma in assenza di materiale (come stoffa o carta) tenta di scavare una tana come farebbe allo stato selvatico.
I segni preminenti del parto sono irrequietezza, inappetenza e un calo della temperatura corporea (circa un grado in meno nelle 24 ore che precedono il parto stesso). Se tutto va bene, si sdraierà su di un fianco: le contrazioni addominali si faranno via via più forti e visibili poco prima della nascita dei cuccioli, che vedranno la luce ad intervalli di circa 30 minuti l’uno dall’altro (ma ritardi di poche ore non sono patologici).
Fate in modo che niente e nessuno disturbi il parto, altrimenti la cagnetta lo interromperà per riprenderlo più avanti, ma a quel punto ci vorranno dai quindici minuti all’ora.
Appena i piccoli nasceranno, la mamma taglierà con i denti il cordone ombelicale, ne mangerà la placenta (iperproteica, e quindi utile per recuperare un po’ di forze) e comincerà a leccare i nuovi nati. Ma sembrerà che lo faccia in maniera distratta e discontinua: in realtà presterà loro tutta la sua attenzione solo dopo la nascita dell’ultimo cucciolo.
Nel caso in cui uno dei piccoli nascesse di piedi, o con il cordone ombelicale attorno al collo, dovrete dare voi una mano alla cagnolina: con un guanto tirate delicatamente fuori il piccolo, o aiutatelo a divincolarsi dal cordone, che taglierete con una forbice da cucina sterilizzata. Se la madre non è troppo stanca, penserà lei e togliere la placenta, altrimenti, rimuovetela, datela da mangiare alla mamma, e avvicinatele il cucciolo, prima verso il muso, cosicché lei possa annusarlo e leccarlo, e poi vicino alle mammelle. Ma state pure tranquilli, questi sono casi piuttosto rari.
A questo comincia una fantastica avventura che durerà un paio di mesi: in bocca al lupo e buon divertimento! (B.P.)
Tratto dal sito:/www.petpassion.tv/blog/che-miracolo-una-nuova-vita-2242